recensione: "IL PRODIGIOSO MAURICE E I SUOI GENIALI RODITORI", di Terry Pratchett
- 02:47
- By Unknown
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Salve ragazzi!
Questa sera vi parlerò della mia ultima scoperta in fatto di autori: Terry Pratchett. Non avevo mai letto uno dei suoi libri, ma ora che ho terminato "Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori" ho deciso di comprare anche altri dei suoi romanzi, come "L'intrepida Tiffany e i piccoli uomini liberi". Ad ogni modo, torniamo alla storia del gatto Maurice e del Clan.
Allora, che vi posso dire? Non ho comprato questo libro per via della trama. Mi sembrava una cosa già vista il fatto del pifferaio con i topi e il gatto (anche se il fatto che avessero stretto un'alleanza per fregare gli altri mi incuriosiva). Ho comprato questo romanzo per via del commento rilasciato da Publishers Weekly: "racconto spudoratamente spiritoso", perchè, per quanto possano essere belli i libri young adult o quelli di John Green, o quelli della saga di Ga'hoole, volevo staccare un pò da questi libri molto ricchi di contenuto e lasciarmi andare ad un pò di ironia (che mi piace da impazzire). Come al solito la prima impressione mi ha ingannato, e sto seriamente pensando di smettere di leggere le trame e i commenti, perchè mi faccio sempre idee sbagliate: la storia non è poi così semplice e leggera come sembra. O perlomeno non lo è stata per me, anche se mi è piaciuto molto.
La storia parla appunto dell'alleanza tra Keith (un ragazzino dall'aria distratta che non desidera altro se non continuare a suonare), Maurice (il gatto scaltro e ideatore del piano) e il Clan. Da chi è composto il Clan? Topi. Topi in grado di ragionare e formulare pensieri propri. Tutto questo diventa possibile in un mondo quasi fiabesco, dove si incontrano pifferai, maghi e corporazioni, un fantasy diverso dal solito. Il piano del prodigioso Maurice è quello di fare soldi grazie a delle finte invasioni di topi ( "finte" perchè in realtà i topi invasori sono quelli del Clan) e di far in modo che i cittadini esasperati dai topi si mettano a cercare un pifferaio per scacciarli. Ogni volta Keith, il pifferaio che di magico non ha proprio nulla porta i topi fuori dalla città e viene quindi pagato. Una storia che si ripete all'infinito, fino all'arrivo dei nostri amici nella città di Blintz Terme, dove li aspettano misteriosi eventi che li porteranno a dover fare del vero gioco di squadra.
- Mangialibri
Questa sera vi parlerò della mia ultima scoperta in fatto di autori: Terry Pratchett. Non avevo mai letto uno dei suoi libri, ma ora che ho terminato "Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori" ho deciso di comprare anche altri dei suoi romanzi, come "L'intrepida Tiffany e i piccoli uomini liberi". Ad ogni modo, torniamo alla storia del gatto Maurice e del Clan.
TITOLO: Il prodigioso Maurice e i suoi geniali roditori
CASA EDITRICE: Oscar Mondadori
TRAMA:
In città si moltiplicano gli avvistamenti di topi: topi che sgazzano nei lavandini, si tuffano niei budini alla crema, squittiscono senza ritegno. Ed è subito panico. Per fortuna compare Keith, un giovane pifferaio dall'aria distratta, e tutti sono disposti ad offrirgli una lauta ricompensa perchè se li porti via. In realtà è tutto orchestrato da un astuto gattaccio di strada, Maurice, che si sposta di città in città con il ragazzino e la sua ciurma di topi: la loro alleanza è un sistema infallibile per far soldi. Ma quando arrivano nella sinistra Blintz Terme la musica cambia... e si fa minacciosa. Qualcosa di molto malvagio è in agguato nelle cantine. Non è più un gioco. Là sotto c'è un modo in cui topo mangia topo. E potrebbe essere solo l'inizio.
Allora, che vi posso dire? Non ho comprato questo libro per via della trama. Mi sembrava una cosa già vista il fatto del pifferaio con i topi e il gatto (anche se il fatto che avessero stretto un'alleanza per fregare gli altri mi incuriosiva). Ho comprato questo romanzo per via del commento rilasciato da Publishers Weekly: "racconto spudoratamente spiritoso", perchè, per quanto possano essere belli i libri young adult o quelli di John Green, o quelli della saga di Ga'hoole, volevo staccare un pò da questi libri molto ricchi di contenuto e lasciarmi andare ad un pò di ironia (che mi piace da impazzire). Come al solito la prima impressione mi ha ingannato, e sto seriamente pensando di smettere di leggere le trame e i commenti, perchè mi faccio sempre idee sbagliate: la storia non è poi così semplice e leggera come sembra. O perlomeno non lo è stata per me, anche se mi è piaciuto molto.
La storia parla appunto dell'alleanza tra Keith (un ragazzino dall'aria distratta che non desidera altro se non continuare a suonare), Maurice (il gatto scaltro e ideatore del piano) e il Clan. Da chi è composto il Clan? Topi. Topi in grado di ragionare e formulare pensieri propri. Tutto questo diventa possibile in un mondo quasi fiabesco, dove si incontrano pifferai, maghi e corporazioni, un fantasy diverso dal solito. Il piano del prodigioso Maurice è quello di fare soldi grazie a delle finte invasioni di topi ( "finte" perchè in realtà i topi invasori sono quelli del Clan) e di far in modo che i cittadini esasperati dai topi si mettano a cercare un pifferaio per scacciarli. Ogni volta Keith, il pifferaio che di magico non ha proprio nulla porta i topi fuori dalla città e viene quindi pagato. Una storia che si ripete all'infinito, fino all'arrivo dei nostri amici nella città di Blintz Terme, dove li aspettano misteriosi eventi che li porteranno a dover fare del vero gioco di squadra.
" Come diceva il prodigioso Maurice, era più che altro una storia di topi e di persone. Il difficile stava proprio nello stabilire chi fossero le persone e chi fossero i topi"Questa è una delle frasi iniziali del libro e penso che racchiuda un pò tutta la storia. Infatti nel romanzo di Terry Pratchett i topi sembrano più umani degli umani. I topi hanno degli ideali, dei pensieri propri, hanno dei sogni che intendono realizzare. In questo libro si sente la freschezza dei Mutanti (i topi del Clan) e la sporcizia della città di Blintz Terme. Sicuramente un romanzo diverso anche in fatto di personaggi. Nella storia spiccano maggiormente alcuni topi come Fagiolino Quattropozioni, Abbronzante Solebello, Pesche Sciroppate, Crema Nutriente, Gran Prosciutto e Sardine In Scatola e ognuno di questi topi ha comportamenti e pensieri ben delineati, tanto che ha volte è difficile immaginare che il personaggi che parla è un roditore. Il mio personaggio preferito è senza dubbio Maurice, il gattaccio di strada che sa come manipolare gli umani per ottenere ciò che vuole. Maurice è lo stratega del gruppo, che è si un gatto, ma non troppo. Il romanzo è spiritoso e i dialoghi sono davvero fantastici. L'unica cosa che mi ha lasciato un pò perplessa è che la scena che viene descritta cambia di continuo, passando da quello che sta facendo Maurice a quello che sta facendo Sardine con facilità (anche se le scene sono ovviamente separate) quindi mi ci è voluta un pò di attenzione in più I personaggi mi sono piaciuti molto, da Maurice ad Abbronzante, da Fagiolino a Sardine. Romanzo che (per quanto questo possa sembrare strano) contiene azione, sentimento, ironia, furbizia, sogni, morti, dolore e gioia, con un finale che sicuramente ti lascia di stucco. Un libro da leggere se si ha voglia di qualcosa di un pò diverso dal fantasy classico (quello con fate, draghi e cavalieri), ma anche se si ha voglia di sognare un pò.
- Mangialibri