Salve gente! E' finalmente arrivato il momento della prima Monthly Recap dell'anno (e di sempre eheh)!! A livello personale questo mese è stato un pò costellato di alti e bassi, piccole soddisfazioni e qualche delusione, tanto troppo studio...
Salve gente! La Baggins-crisi è terminata e sinceramente non vedo l'ora di scoprire come andrà a finire questo primo volume della saga de Il Signore degli Anelli! Oggi è giovedì, quindi avrei dovuto postare la mia solita recap...
Salve ragazzi!
Come procede il vostro Gennaio? Io qui ho una crisi-causa-Beggins a cui non riesco a rimediare.. Ho anche ordinato dei nuovi libri in lingua e appena riuscirò a rimettere un pò di soldi nella mia adorata carta *cori angelici* farò partire anche un ordine di libri in Italiano (ultimamente la mia libreria è diventata un pò troppo internazionale xD).
Dato che ultimamente non faccio che postare Midweek Recaps oggi ho pensato di lasciarvi la recensione di Novecento di Baricco, autore di cui non vedevo l'ora di leggere qualcosa e che devo dire mi ha piacevolmente colpita.

Novecento è la storia di un bambino nato su una nave, abbandonato sulla nave, trovato da un marinaio, cresciuto sulla stessa nave. La storia di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento è leggenda. Novecento cresce cullato dalle onde dell'oceano, accompagnato da una strana follia, che per quanto particolare è grandiosa. Lui ascolta le storie dei passeggeri della nave e le fa sue, tanto da saper descrivere il mondo, senza averlo però mai visto.
La storia è in gran parte narrata dal suo migliore amico, un suonatore di tromba che conosce il nostro Novecento dopo essere stato assunto per suonare sul Virginian, il
piroscafo che ha visto nascere il grande pianista. Sì, perchè non si sa
come, non si sa quando, Novecento è diventato un grande pianista. Il migliore. Non suona le stesse note che vengono suonate dal resto del mondo. Suona in un modo tutto suo, così particolare da affascinare e da spaventare.
Ho adorato il fatto che si trattasse di un monologo teatrale, il modo in cui le parole scorrevano in una maniera tutta loro, come la musica di Novecento. Ho provato a leggere anche a voce alta , se avessi una voce più bella il risultato sarebbe stato migliore, ma ragazzi! è magia!
E' in casi come questo che mi rendo conto del potere che può scaturire da una parola, è stato davvero meraviglioso.
Ho amato i personaggi, principalmente il vecchio e caro Novecento, così appassionato, così strano ma al contempo familiare. Un'altro personaggio che ho adorato è stato, anche se lo si è visto per poco, dato che Novecento rimane nuovamente orfano a soli otto anni, Danny Boodman, il marinaio che per primo si prese cura di Novecento, convinto che T.D stesse per Thanks Danny.
Credo semplicemente che questo libro vada letto almeno una volta nella vita, Baricco è un genio, un mago. Ecco come definirei Novecento: pura magia. Ne sono rimasta davvero ma davvero affascinata.
Ho già valutato il libro su Goodreads, ma ancora non l'avevo ben metabolizzato e solo ora mi rendo conto che quattro stelline non bastano..
Come procede il vostro Gennaio? Io qui ho una crisi-causa-Beggins a cui non riesco a rimediare.. Ho anche ordinato dei nuovi libri in lingua e appena riuscirò a rimettere un pò di soldi nella mia adorata carta *cori angelici* farò partire anche un ordine di libri in Italiano (ultimamente la mia libreria è diventata un pò troppo internazionale xD).
Dato che ultimamente non faccio che postare Midweek Recaps oggi ho pensato di lasciarvi la recensione di Novecento di Baricco, autore di cui non vedevo l'ora di leggere qualcosa e che devo dire mi ha piacevolmente colpita.
Titolo: Novecento
Autore: Alessandro Baricco
Casa Editrice: Feltrinelli
Pagine: 62
Trama:
Il Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e da lì non fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché.

Novecento è la storia di un bambino nato su una nave, abbandonato sulla nave, trovato da un marinaio, cresciuto sulla stessa nave. La storia di Danny Boodman T.D. Lemon Novecento è leggenda. Novecento cresce cullato dalle onde dell'oceano, accompagnato da una strana follia, che per quanto particolare è grandiosa. Lui ascolta le storie dei passeggeri della nave e le fa sue, tanto da saper descrivere il mondo, senza averlo però mai visto.
Potevi pensare che era matto. Ma non era così semplice. Quando uno ti racconta con assoluta esattezza che odore c’è in Bertham Street, d’estate, quando ha appena smesso di piovere, non puoi pensare che è matto per la sola stupida ragione che in Bertham Street, lui, non c’è mai stato.

"Per favore, Novecento, solo le note normali, okay?”
Ho adorato il fatto che si trattasse di un monologo teatrale, il modo in cui le parole scorrevano in una maniera tutta loro, come la musica di Novecento. Ho provato a leggere anche a voce alta , se avessi una voce più bella il risultato sarebbe stato migliore, ma ragazzi! è magia!

Ho amato i personaggi, principalmente il vecchio e caro Novecento, così appassionato, così strano ma al contempo familiare. Un'altro personaggio che ho adorato è stato, anche se lo si è visto per poco, dato che Novecento rimane nuovamente orfano a soli otto anni, Danny Boodman, il marinaio che per primo si prese cura di Novecento, convinto che T.D stesse per Thanks Danny.
Credo semplicemente che questo libro vada letto almeno una volta nella vita, Baricco è un genio, un mago. Ecco come definirei Novecento: pura magia. Ne sono rimasta davvero ma davvero affascinata.
Io sono nato su questa nave. E qui il mondo passava, ma a duemila persone per volta. E di desideri ce n’erano anche qui, ma non più di quelli che ci potevano stare tra una prua e una poppa. Suonavi la tua felicità, su una tastiera che non era infinita.
Ho già valutato il libro su Goodreads, ma ancora non l'avevo ben metabolizzato e solo ora mi rendo conto che quattro stelline non bastano..
il mio voto: BOOM BABY! (5/5)
Avete letto anche voi questo libro? Cosa ne pensate?
- Mangialibri
Il
Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la
spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di
emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse
ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace
di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua
storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non
fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché. Questo racconto,
nato come monologo teatrale, è uscito per la prima volta nel 1994. Nel
1998 Giuseppe Tornatore ne ha tratto il film "La leggenda del pianista
sull'oceano". - See more at:
http://www.giuntialpunto.it/product/8807880881/libri-novecento-un-monologo-alessandro-baricco#sthash.eMTlELZ5.dpuf
Il
Virginian era un piroscafo. Negli anni tra le due guerre faceva la
spola tra Europa e America, con il suo carico di miliardari, di
emigranti e di gente qualsiasi. Dicono che sul Virginian si esibisse
ogni sera un pianista straordinario, dalla tecnica strabiliante, capace
di suonare una musica mai sentita prima, meravigliosa. Dicono che la sua
storia fosse pazzesca, che fosse nato su quella nave e che da lì non
fosse mai sceso. Dicono che nessuno sapesse il perché. Questo racconto,
nato come monologo teatrale, è uscito per la prima volta nel 1994. Nel
1998 Giuseppe Tornatore ne ha tratto il film "La leggenda del pianista
sull'oceano". - See more at:
http://www.giuntialpunto.it/product/8807880881/libri-novecento-un-monologo-alessandro-baricco#sthash.eMTlELZ5.dpuf
Salve gente!! Siamo già alla terza Midweek Recap, mamma mia come vola il tempo O.o Sembra ieri che mi rimpinzavo di pandoro e panettone, e invece.. Come stanno andando le vostre liste TBR del mese? La mia procede...
Buon pomeriggio a tutti!
Ultimamente sono stata costretta a trascurare parecchio la lettura (io ODIO la biologia) e sono anche rimasta indietro con la lettura del mio carissimo Tolkien perchè ho bisogno di godermelo appieno e non mi andava di leggerne solo qualche pagina al giorno.. così mi sono portata avanti con la lettura di The Selection.. Che ho terminato proprio oggi! Sono super indietro con le recensioni ma oggi ho intenzione di lasciarvi quella di questo libro perchè non mi ha propriamente "entusiasmato" e mi farebbe piacere dicuterne con voi..
Partiamo dal principio. America Singer è la terza figlia di una famiglia di artisti (che fanno quindi parte della casta dei Cinque), è una cantante e una musicista. La sua famiglia fa fatica ad arrivare alla fine del mese, sono poveri e uno dei modi che la madre escogita per elevare il loro rango sociale è quello di far partecipare America all'estrazione delle concorrenti della Selezione, una specie di programma televisivo, in cui il principe ereditario di Illèa (la visione dell' America dopo una Quarta Guerra Mondiale della Cass) troverà la sua futura sposa. Il problema principale di America è che il suo cuore è già impegnato. Sì, perchè la ragazza è innamorata e ha una relazione segreta con Aspen Leger, un Sei ancora più povero di lei. Quando viene estratta per partecipare alla Selezione, America è turbata, ma non permetterà a niente e nessuno di cambiare ciò che è; inoltre il principe Maxon, che in televisione le era sembrato troppo inquadrato e noioso, si rivelerà una persona completamente diversa da quella che si aspettava. Quello che ci domandiamo tutti è: Come andrà a finire?
Ora arrivano i problemi. La storia molte volte non regge. Ci sono tante piccole cose che in realtà risultano grandi problemi quando alla fine si va a guardare meglio. Un esempio? Come può una famiglia che si definisce povera mangiare pasta, pollo e thè in una singola cena? E come può permettersi di mangiare popcorn ogni volta che guarda la tv? E una casetta sull'albero?.. Ah, dimenticavo, quella è piccola. Andiamo Kiera Cass, non puoi dire che queste persone muoiono di fame e far mettere il fard ad America, che poi va a buttarsi nel suo letto bitorzoluto. Come ho già detto, ci sono tante di questi piccoli comportamenti che stonano eccessivamente con la storia.
Altra cosa che mi ha lasciata interdetta: le piccole somiglianze forzate che ci sono con Hunger Games. La Cass vuol far sembrare America la nuova Katniss.. ma non c'è cosa peggiore di un'eroina che di eroico non deve fare proprio nulla! America viene estratta esattamente come Katniss, ma deve andare in uno sfarzoso palazzo reale, non in un'arena a combattere per restare in vita. A volte le reazioni di
America mi sembrano eccessive, persino finte.
Ed ora arriviamo ad un altro tasto dolente: i personaggi. America mi sembra veramente stupida. A volte è anche riuscita ad andarmi a genio, ma per la maggior parte delle volte le avrei urlato contro. Una delle poche cose positive di questo personaggio è che vuole rimanere se stessa e non cambiare a causa della Selezione (mmm.. ma guarda.. Peeta? Sei tu?). Poi c'è Maxon, che, devo dirlo, alla fine è quello che mi piace di più, anche se è troppo, troppo buono. E poi, come fa un principe a non sapere che la sua gente muore di fame? A parte questo, è un tipo molto romantico e dolce, il che m lo ha fatto abbastanza apprezzare. Infine arriva Aspen.. signori e signore ecco a voi il vincitore del premio "personaggio più insopportabiledi sempre della settimana". Io Aspen proprio non lo reggo. Piange sempre. Ha le lacrime agli occhi quasi sempre. In altre parole: è un pappamolle. L'autrice cerca di fare di lui l'eroe della situazione perchè fa tanti lavori per mantenere la famiglia, e questo mi sta bene, ma per il resto, a parte la bellezza, cosa mi trasmette Aspen? Voglia di prenderlo a mazzate! Basta, nient'altro. Mi farebbe piacere sapere qualcosa di più sulla regina, che viene sempre vista come una donna bella e posata, ma alla fine, cosa sappiamo di lei?
Le ragazze della Selezione non sono come uno se le aspetterebbe (Celeste a parte), non sono eccessivamente combattive o fissate.. non fanno altro che piangere. Questo libro è una valle di lacrime.
La scrittura di Keira Cass (mamma mia quanto mi piace il suo nome!) è scorrevole e piacevole, secondo me niente di particolare, ma comunque apprezzabile.
Il libro alla fine non è pienamente malvagio, e ci sono state alcune scene in cui mi ha preso abbastanza. Secondo me avrebbe potuto essere migliore se si fosse sviluppata meglio la storia della Quarta Guerra Mondiale e di Illèa e se la Cass avesse fatto più attenzione a queste piccole grande gaffe.
Ultimamente sono stata costretta a trascurare parecchio la lettura (io ODIO la biologia) e sono anche rimasta indietro con la lettura del mio carissimo Tolkien perchè ho bisogno di godermelo appieno e non mi andava di leggerne solo qualche pagina al giorno.. così mi sono portata avanti con la lettura di The Selection.. Che ho terminato proprio oggi! Sono super indietro con le recensioni ma oggi ho intenzione di lasciarvi quella di questo libro perchè non mi ha propriamente "entusiasmato" e mi farebbe piacere dicuterne con voi..
Cominciamo col dire una cosa: come si fa a non rimanere imbambolati davanti alle copertine dei libri della Cass? Sono semplicemente meravigliose, tanto di cappello agli ideatori! La trama di questo libro mi ha sempre incuriosito, lo avevo in wishlist da parecchio tempo e aspettavo solo il momento giusto per cominciare a leggerlo. Poi una mia amica mi ha detto che non le era piaciuto per niente e io mi sono decisa a cominciarlo per capire cosa c'era che non andava..
Titolo: The Selection
Autore: Kiera Cass
Casa Editrice: SPERLING & KUPFER
Pagine: 298
Trama:
In un futuro lontano, in un Paese devastato dalla guerra e dalla fame, l'erede al trono seleziona la propria moglie grazie a un reality show spettacolare. Per molte ragazze la Selezione è l'occasione di una vita. L'opportunità di sfuggire a un destino di miseria e sognare un futuro migliore. Un futuro di feste, gioielli e abiti scintillanti. Ma per America è un incubo. A sedici anni, l'ultima cosa che vorrebbe è lasciare la casa in cui è cresciuta per essere rinchiusa in un Palazzo che non conosce. Perdendo così l'unica persona che abbia mai amato, il coraggioso e irrequieto Aspen. Poi però America conosce il Principe Maxon e le cose si complicano. Perché Maxon è affascinante, dolce e premuroso. E può regalarle un'esistenza che lei non ha mai nemmeno osato immaginare...
Partiamo dal principio. America Singer è la terza figlia di una famiglia di artisti (che fanno quindi parte della casta dei Cinque), è una cantante e una musicista. La sua famiglia fa fatica ad arrivare alla fine del mese, sono poveri e uno dei modi che la madre escogita per elevare il loro rango sociale è quello di far partecipare America all'estrazione delle concorrenti della Selezione, una specie di programma televisivo, in cui il principe ereditario di Illèa (la visione dell' America dopo una Quarta Guerra Mondiale della Cass) troverà la sua futura sposa. Il problema principale di America è che il suo cuore è già impegnato. Sì, perchè la ragazza è innamorata e ha una relazione segreta con Aspen Leger, un Sei ancora più povero di lei. Quando viene estratta per partecipare alla Selezione, America è turbata, ma non permetterà a niente e nessuno di cambiare ciò che è; inoltre il principe Maxon, che in televisione le era sembrato troppo inquadrato e noioso, si rivelerà una persona completamente diversa da quella che si aspettava. Quello che ci domandiamo tutti è: Come andrà a finire?
Ora arrivano i problemi. La storia molte volte non regge. Ci sono tante piccole cose che in realtà risultano grandi problemi quando alla fine si va a guardare meglio. Un esempio? Come può una famiglia che si definisce povera mangiare pasta, pollo e thè in una singola cena? E come può permettersi di mangiare popcorn ogni volta che guarda la tv? E una casetta sull'albero?.. Ah, dimenticavo, quella è piccola. Andiamo Kiera Cass, non puoi dire che queste persone muoiono di fame e far mettere il fard ad America, che poi va a buttarsi nel suo letto bitorzoluto. Come ho già detto, ci sono tante di questi piccoli comportamenti che stonano eccessivamente con la storia.

America mi sembrano eccessive, persino finte.
Ed ora arriviamo ad un altro tasto dolente: i personaggi. America mi sembra veramente stupida. A volte è anche riuscita ad andarmi a genio, ma per la maggior parte delle volte le avrei urlato contro. Una delle poche cose positive di questo personaggio è che vuole rimanere se stessa e non cambiare a causa della Selezione (mmm.. ma guarda.. Peeta? Sei tu?). Poi c'è Maxon, che, devo dirlo, alla fine è quello che mi piace di più, anche se è troppo, troppo buono. E poi, come fa un principe a non sapere che la sua gente muore di fame? A parte questo, è un tipo molto romantico e dolce, il che m lo ha fatto abbastanza apprezzare. Infine arriva Aspen.. signori e signore ecco a voi il vincitore del premio "personaggio più insopportabile
Le ragazze della Selezione non sono come uno se le aspetterebbe (Celeste a parte), non sono eccessivamente combattive o fissate.. non fanno altro che piangere. Questo libro è una valle di lacrime.
La scrittura di Keira Cass (mamma mia quanto mi piace il suo nome!) è scorrevole e piacevole, secondo me niente di particolare, ma comunque apprezzabile.
Il libro alla fine non è pienamente malvagio, e ci sono state alcune scene in cui mi ha preso abbastanza. Secondo me avrebbe potuto essere migliore se si fosse sviluppata meglio la storia della Quarta Guerra Mondiale e di Illèa e se la Cass avesse fatto più attenzione a queste piccole grande gaffe.
il mio voto: Nice! (3/5)
Credo che continuerò la saga, giusto per vedere se la Cass mi darà la soddisfazione di togliermi Aspen dai piedi!
- Mangialibri
Salve a tutti, eccomi quaaaa!! Mamma mia oggi è stata davvero una mattinata pessima.. mi sono dimenticata il casco e le chiavi di casa, quindi niente motorino, sono arrivata a scuola in ritardo, ho quasi perso il telefono...
Saaaalve amici! Come ve la passate? Io sono stressata.. anzi, comincio col dire ce questa settimana sono stata davvero penosa per quanto riguarda letture e blog.. non ho letto praticamente nulla se non qualche capitolo.. bah.. dovrei darmi...
Salve amici! Come è stato il vostro rientro? Io direi che traumi omammamiadevoalzarmialle6 a parte è andato tutto piuttosto bene.. Speriamo che continui così! Dopo la mia solita frase introduttiva/senzasenso/chiedoscusa, ecco una delle nuove rubriche del blog! Diciamo...
recensione: "The Blood Of Olympus", di Rick Riordan (Heroes of Olympus #5)
- 12:11
- By Unknown
- 2 Comments

Siamo agli sgoccioli per quanto riguarda le "vacanze" natalizie, e il solo pensiero di dovermi alzare alle 6 domani mattina per andare a scuola mi fa venire il voltastomaco.. Penso che somiglierò un pò ad un sottospecie di spaventapasseri (come ogni mattina d'altronde).
Problemi di assassinii di sveglie a parte, oggi ho terminato ben due libri. Ebbene si miei cari, ho finalmente terminato la saga di Eroi dell'Olimpo (e Onyx, per la cronaca), e mi sento un pò vuota.. Ho iniziato a leggere delle strampalate avventure di Percy Jackson un anno fa e sento come se una "parte" della mia vita sia scivolata alle mie spalle tutto all'improvviso. Anyway, oggi voglio parlarvi di questo libro, perchè anche se ho
pianto come una femminuccia (come avevo previsto) mi ha lasciato un pò interdetta in alcuni punti..
Titolo: The Blood Of Olympus
Autore: Rick Riordan
Casa Editrice: Disney Hyperion
Pagine: 516
Trama. (fonte ecodellepagine.blogspot.it)
Nonostante i membri Romani e Greci dell'equipaggio della Argo II abbiano fatto progressi nelle loro numerose missioni, non sembrano essere affatto vicini allo sconfiggere la madre terra, Gea. I suoi giganti si sono risvegliati - tutti loro, e sono più forti che mai. Devono essere fermati prima della Festa della Speranza, dove Gea ha pianificato di sacrificare due semidei in Atene. Ha bisogno del loro sangue -il sangue dell'Olimpo- in ordine per risvegliarsi. Gli semidei stanno avendo sempre più visioni frequenti di una terribile battaglia al Campo Mezzosangue. La legione Romana del Campo Giove, capitanata da Ottaviano, è ormai vicina.
Nonostante l'idea di riportare il Partenone di Atena ad Atene, per usarlo come arma segreta, sia allettante, i semidei sanno che l'enorme statua appartiene a Long Island, dove potrebbe essere in grado di fermare la guerra fra i due campi. Il Partenone di Atena andrà ad ovest; l'Argo II a est. Gli dei, che ancora soffrono di disturbo di personalità multipla, sono inutili. Come può una manciata di giovani semidei sperare di vincere contro l'armata di possenti giganti di Gea? per quanto sia pericoloso dirigersi ad Atene, non hanno nessun'altra alternativa. Hanno già sacrificato così tanto. E se Gea si risveglia, è game over.
(Potrebbero esserci minuscoli spoiler!)
Together till the end?
Mi aspettavo un finale epico, di quelli super che ti lasciano senza fiato.. voglio dire, stavo aspettando il fatidico risveglio di Gea da quattro libri, la Grande Madre Terra.. andiamo! dobbiamo sconfiggere un essere potentissimo zio Rick, non possiamo ridurre tutta la battaglia a pochi capitoli! E poi, vogliamo parlare dei punti di vista? Diciamo che ho avuto un
A parte qualcosa che non mi è piaciuto, alla fine sono abbastanza contenta del finale. E' stato il solito bel libro alla Riordan, mostri e guai ovunque, emozionante, divertente (anche se, come ho detto prima ho pianto troppo). Mi sono emozionata quando ho letto del Campo Mezzosangue, quando sono intervenuti i vecchi personaggi.. Tutto sapeva di nuovo di casa. Mi è piaciuto, è stato un bel libro e finalmente posso dire di aver terminato la saga! Anche se avrei preferito che a parlare fosse Percy, mi è piaciuto scoprire di più su Reyna Ramirez-Arellano, il pretore del Campo Giove che si è trovata per troppo tempo a reggere un enorme peso sulle spalle da sola. E' stato bello anche leggere i punti di vista di Nico, perchè (diciamocelo) dopo La Casa di Ade c'era bisogno di capirci qualcosa in più.
Che altro posso dire? Sono. Quasi. Irrimediabilmente. Disperata. Ho amato queste due saghe di Rick Riordan con tutta me stessa e mi dispiace davvero dovergli dire addio.. Caro zio Rick ci rivedremo questo inverno con Magnus Chase (mmm..questo cognome non mi è nuovo) e spero che questa nuova saga riesca a piacermi come queste.
Micro recensione. Per concludere vi lascio questo video fan-art che io trovo davvero molto carino.. Enjoy!